Pare che perfino Attila si sia fermato davanti al mare. Attila sicuramente non era un buon marinaio, ma può darsi che davanti al mare gli sia bastato sedersi ed immaginare
Fabrizio De André - da una sua intervista
Data Riassunto Foto
27-29 Ottobre

Samos

Siamo arrivati ieri pomeriggio io e il mio amico Tonino con un volo della Olimpic da Roma. Solo nel periodo estivo vi sono voli diretti per Samos dall'Italia. Abbiamo quindi dovuto fare scalo ad Atene. Volevo partire già domani domenica ma purtroppo come previsto ha iniziato a soffiare uno scirocco forte, e non dovrebbe calmarsi prima di martedì mattina. Kos si trova proprio a sud est, contrastare 25-35 nodi non è proprio il caso se si considera inoltre che domenica mattina si vedevano già onde ben formate, la cosa migliore è godersi ancora un paio di giorni questa isola meravigliosa. Infatti domenica mattina abbiamo preso una macchina a noleggio e siamo andati a fare un giro per l'isola. Giro che avevo già fatto a giugno, ma l'atmosfera autunnale da sensazioni molto diverse in questi posti. Tra l'altro il giorno 28 Ottobre è festa nazionale in Grecia. Il cosi detto Ochi Day. Che tradotto parte dal greco e parte dall'inglese significa il giorno del No. Il No a Mussolini del 1940 che pretendeva la concessione di una serie di territori. Conseguenza di quel rifiuto vi fu l'attacco da parte dell'Italia. Per questa commemorazione vengono organizzate parate e sfilate di scolaresche e bande cittadine. Noi abbiamo visto quella di Vathi. Lunedì rinforza lo scirocco. Dopo aver fatto un controllo generale del funzionamento della strumentazione di bordo e del motore facciamo ancora un ultimo giro per Pitagorio. Non poteva mancare un saluto alla statua di Pitagora con la sua squadretta in mano e una visita al castello ottocentesco e agli scavi ben più lontani nel tempo, dove si parla di Hera, Poseidone ed altri colleghi dell'olimpo! Non poteva mancare anche la passeggiata in salita per visitare l'antico borgo di Pitagorio allora chiamato Samos. E' rimasto poco ma in compenso si possono godere viste panoramiche mozzafiato. Durante la notte di Lunedì il vento raggiunge il suo massimo, il suo rumore, insieme ai fulmini e tuoni mi svegliano in continuazione. Dopo il rovescio tutto ad un tratto Eolo si ferma stremato e va a dormire pure lui. Alle 5 neanche più una bava di vento. Porto di Pitagorio (Samos) al tramontoMarina di Samos visto dal paese anticoLa statua di Pitagora
30-31 Ottobre

Leros

Si fa giorno verso le 6 e noi per quell'ora siamo pronti a mollare gli ormeggi. Tempo per un caffè e già Iside ha il fanale rosso del Marina di Samos a dritta. E' rimasta un'onda residua che si va attenuando velocemente. Issiamo subito la randa. In mattinata è previsto un vento da occidente che ci verrà in aiuto. Il vento arriva come previsto e ci regala una bella veleggiata. Facciamo 6 nodi e raggiungiamo lo stretto di Lipso ben prima di mezzogiorno. Lasciamo quindi Lipso a dritta per affiancarci a Leros. Vogliamo raggiungere la profonda baia Lakki dove si trova l'omonimo piccolo marina. Di fronte a Lakki Marina vi è un grosso marina, il marina di Leros. Preferiamo il primo perchè è più vicino al centro. Leros è un'isola che ha le sue stranezze. In antichità quando tutti passarono al culto di divinità maschili, a Leros avevano il culto di Artemise. Leros in tempi più recenti fu base navale della marina Italiana e Lakki testimonia ancora con il suo stile architettonico Art Deco il periodo di Mussolini. Dopo la seconda guerra mondiale gli stessi edifici costruiti durante l'occupazione italiana furono adibiti ad uno dei più importanti ospedali psichiatrici ellenici. Quindi di 'strani' se ne trovano in giro parecchi.!Quelli che abbiamo incontrato noi erano però tutti buoni. L'isola è a tratti molto verde e dai profili collinari molto dolci. Per chi volesse un consiglio su una buona taverna consigliamo l'Ostria. Il nome è quello del vento del sud in greco...il 'nostro' Ostro! Fanno uno yogurt con il miele e noci da non smettere mai di gustarlo. Durante la notte il vento si calma ulteriormente e la barca ci culla per una dormita profonda e ristoratrice.

Iside ormeggiata a Lakki sull'isola di LerosIntreccio di boucanville con pino: solo in Grecia
1 -4 Novembre

Kos

Alle 8 lasciamo Lakki per raggiungere il marina di Kos, una navigazione di 27 miglia, durante la quale, prima passeremo lo stretto di Leros e poi costeggeremo le isole di Kalimnos e Pserimos. Avrei voluto fermarmi a visitarle ma per domani è previsto di nuovo forte scirocco quindi preferisco raggiungere la destinazione invernale di Iside. Approcciando l'isola di Kos da nord bisogna prestare attenzione alla punta Ammoglossa. Si tratta di una zona a bassi fondali non segnalata da boe. Consiglio di tenersi sulla batimetrica da 20 metri per evitare problemi. Il marina di Kos è tra i marina più quotati della Grecia. E' sicuro e offre tutti i servizi a un buon livello secondo me. Il posto assegnato ad Iside sul pontile E mi sembra sicuro e i giorni successivi con scirocco teso me ne danno conferma. Kos, l'omonima città dell'isola è molto gradevole. E' nota per essere l'isola di Ippocrate, il fondatore della medicina moderna. Offre molte testimonianze del passato: gli scavi della vecchia Agorà, il platano sotto il quale Ippocrate teneva le sue lezioni di medicina, il castello dei Cavalieri. Kos è una cittadina piacevole da girare, molto verde con parchi e viali con tanti pini, palme e oleandri per non parlare delle boucanville che riempiono gli occhi con le loro varietà di rossi. Sarà quasi un piacere camminarci nei prossimi giorni. L'agorà di KosIl platano di IppocrateIside al suo ormeggio nel marina di Kos