Le foto di questo viaggio sono dell'amico Gerardo Angiulli. Uno che fa foto per passione. E se c'è passione (in questo caso anche un'apparecchio professionale) i risultati sono eccezionali. In questa pagina vi sono solo alcune foto. Il sito di Gerardo è http://www.angiulli.info vi potete rendere conto del livello artistico. Se volete vedere tutte le foto di questo viaggio cliccate qui.
Data Riassunto Foto
30 Giugno - 1 Luglio
Partenza da Brindisi
Dopo quasi un anno di ormeggio fisso a Brindisi finalmente un bel giro con Iside. Diverse volte son venuto al porticciolo turistico quest'inverno. In inverno faceva freddo e bisognava accendere il radiatorino che porto in barca. E poi ho scoperto che il ristorante del porticciolo fa una bufalina niente male. Anche questi sono ricordi che si aggiungono all'esperienza brindisina che rimarra sempre nella mia memoria. In giugno ho fatto fare carena al cantiere Danesi. Nessuna delusione, solo una conferma: i lavori alla barca è meglio farli in proprio.
Comunque il varo della barca pulita l'ho fatto a metà giugno, il tagliando al Volvo Penta l'ho fatto io e quindi siamo pronti per partire. Nella traversata verso Corfù mi farà compagnia il mio amico Giovanni. Moglie, figli il cognato Gerardo (nostro fotografo) sono partiti con il traghetto, ci aspetteranno a Corfù. Avevamo pensato di mollare gli ormeggi sabato. Ma come tutti i velisti sanno ... se all'appuntamento non si presenta il vento o peggio si presenta quello sbagliato è meglio anticipare o rimandare. Infatti sabato tornerà scirocco! Mentre fino a sabato mattina insisterà un moderato maestrale. Quindi si parte venerdì nonostante qualche marinaio non lo ritiene di buon auspicio.
Nel porto sembrava meglio invece una volta fuori ci dobbiamo accontentare di 15 nodi di vento reale, fortunatamente da nord ovest.
2 Luglio
Arrivo a Gouvia (Corfù)
Magnifica cena con le mozzarelle e pomodorini comprati a Briindisi. Magnifica soprattutto perchè consumata al tramonto in mezzo allo stretto di Otranto. E' la mia quarta traversata dello stretto. Mai trovato questo mare così tranquillo. Il mare appena mosso, un vento maestrale debole moderato e il gran carro come se fosse a portata di mano. Il cielo che in una notte senza luna regala uno scenario di milioni di stelle, la maggior parte fisse altre cadenti!
Ammetto di aver dormito molto poco. Al mattino ci accolgono le alte vette albanesi a sinistra e Othonoi e Errikousa a dritta. Le due piccole isole prima di Kerkira (Corfù). Le isole ioniche sono molto verdi, ma Corfù è anche molto edificata per cui è quella che mi piace di meno. Arriviamo al Marina di Gouvia a mezzogiorno dopo un paio di bordi nel Kerkiraiki Thalassa. Il solito ormeggiatore avvisato tramite il canale 69 VHF ci accompagna all'ormeggio.
Possiamo finalmente ricongiungerci con il resto dell'equipaggio: Bibbiana, Camila, Emiliano e Gerardo. Il pomeriggio visita alla cittadina di Kerkira e poi ... con quel sonno... in cabina.

3 e 4 Luglio
Lakka (Paxos)
Ho sentito parlare di Lakka come un gioellino, altri ancora la snobbano Per me questa baia mi rimarra sempre nel cuore: la mia prima notte alla ruota nel 2006. La trovo molto bella e fare un bagno in quelle acque limpide non è possibile resistere. Siamo arrivati dopo la solita spaghettata in navigazione, verso le due del pomeriggio e siamo rimasti anche il giorno successivo. Bagni e riposo. La sera fare cena con tutte quelle luci di fonda accese sembra di vivere una favola. Il pomeriggio del giorno successivo decidiamo di fare un salto a Gaio capoluogo dell'isola e dove si trova anche un piccolo porto. Affittiamo quindi tre motorini a quattro ruote e tutti e sei ci inoltriamo all'interno dell'isola. Paxos è conosciuta per il suo olio pregiato e quindi tra le pendici ricoperti di uliveti si hanno viste mozzafiato sul mare di colore blu. Avevo già visto Paxos in primavera, era tutta fiorita e anche adesso è piena di fiori ed essenze profumate. In serata facciamo ritorno in barca dove preparo una gustosa peperonata. C'era anche un bel po' di pecorino,scamorza pugliese e cacioricotta da finire. Il tutto annaffiato con primitivo di Manduria. Eccellente serata in baia con la vista di Lakka al tramonto.
5 e 6 Luglio
Levkas
Dopo aver salpato l'affidabile ancora Delta usciamo dalla baia ancora addormentata e facciamo rotta sull'imbocco del canale di Levkas. Dopo le dieci si alza un bel vento da ovest che ci consente di fare una comoda veleggiata di bolina larga e soprattutto di spegnere il pur sempre affidabile ma disgustoso Volvo Penta. Levkas è un'isola collegata con la terra ferma da un ponte girevole che viene aperto ogni ora per far passare le imbarcazioni. La destinazione è ll marina di Levkas che si trova subito dopo il ponte al centro del capoluogo chiamato anche esso Levkas. In genere non vado alla ricerca di marine ma se l'equipaggio ha necessità di avere strutture di sevizi, non vi sono alternative. Il paese è in classico stile greco, vale ben un giro pomeridiano con finale di Mussaka e insalata greca. All'indomani Gerardo ci deve lasciare. Deve ripartire per Londra. Purtoppo il viaggio verso l'areoporto di Corfù è complesso. Deve prendere l'unico pullman giornaliero per Igoumenitza e poi un traghetto verso Corfù che rimane proprio di fronte. Il resto dell'equipaggio, compreso me, si potrà godere una giornata a Vasiliki, località balneare a sud ovest dell'isola. Per andarci prendiamo un pullman che attraversando tutta l'isola ci fa vedere l'interno che risulta molto verde e a tratti ben coltivato.
7, 8 e 9 Luglio
Cleopatra Marine (Preveza)
Domani finiscono anche le vacanze del resto dell'equipaggio. Avevo sentito parlare del marina Cleopatra nella quale è possibile lasciare a secco la barca d'inverno. La cosa mi poteva interessare. Andiamo quindi via da Levkas e puntiamo su Preveza. Tanto sono solo 10 miglia a nord del ponte. Da lì Giovanni e consorte con i due graziosi piccoli comandanti potranno prendere il pullman per Igoumenitza da dove partono poi i traghetti per l'Italia. A proposito, il più piccolo, Emiliano di solo cinque anni, lasciando Iside l'ha salutata così:"Iside ti amo". Cleopatra è anche un piccolo marina con le barche in acqua, un cento posti. Poco protetto ma d'estate è più che sicuro. Dando uno sguardo ai piazzali dove si trovano le barche a secco e alle attrezzature mi sembra il posto ideale per lasciare Iside questo inverno. Torrette acqua e luce in tutta l'area. Ognuno può fare i lavori in proprio. C'è comunque uno staff di meccanici, rigger e tutto quel che può servire per la manutenzione della barca. Cancelli, filo spinato, telecamere, cani da guardia e guardie attive 24 su 24, vi è tutto il necessario per garantire ad Iside una permanenza tranquilla. Dopo lunghe riflessioni prenoto l'alaggio che avverrà il cinque agosto alle dieci.
Venerdì pomeriggio e sabato li passo a pulire la barca e facendo i soliti lavoretti. Domenica mattina partirò anche io per Grottammare. Ho impegni importanti per la prossima settimana. Ma giovedì prossimo sarò di ritorno per continuare la navigazione nello Ionio.